Abbiamo posto qualche domanda relativa al tema delle location ad un professionista del settore audiovisivo: il filmmaker Federico Vitali.

Da questa intervista, sono emerse alcune considerazioni molto significative, tra cui l’importanza dell’ambientazione per il successo di un progetto e i vantaggi di rivolgersi a una location agency.

Come ti procuri le location?

Solitamente mi affido a location manager, che trovano le location in base alle esigenze registiche/tecniche e, ovviamente, a quelle del cliente. Affidarsi ad un professionista ha sicuramente dei costi più alti, ma permette anche di non avere sorprese e di accelerare il processo di pre-produzione.

La fase di pre-produzione, ossia la pianificazione delle giornate di ripresa, è un processo spesso sottovalutato. In realtà, arrivare al giorno di shooting con tutte le fasi minuziosamente pianificate e condivise con la crew e il cliente ti permette di essere più veloce, e di “portare a casa” le riprese giuste con il minor sforzo e tempo possibile. Quando hai 10 – 15 persone sul set si traduce poi in un grosso risparmio anche in termini economici.

Oltre a essere filologica rispetto alla necessità estetica, quali sono le altre caratteristiche importanti per una location?

Chiaramente, la necessità estetica ha un grosso peso nella scelta, ma c’è anche l’esigenza tecnica che è molto importante. In primo luogo, la location deve avere degli spazi adatti all’installazione di luci artificiali, perché non sempre è possibile affidarsi alla luce naturale, che cambia in breve tempo.  Immagina di dover girare più take da angoli differenti della stessa scena: ogni cambio di punto camera prevede aggiustamenti che portano via tempo, e nel frattempo la luce naturale cambia, rischiando di ritrovarsi con take dove non c’è più coerenza di luce. Quindi, nella scelta della location va fatta attentamente anche questa valutazione.

C’è poi una questione di esperienza di ripresa: spesso, alcune location che possono sembrare fantastiche ad “occhio nudo” si rivelano poi non efficaci quando si accende la camera. Questo, però, è un aspetto che si costruisce con gli anni di esperienza e di riprese sbagliate.

In genere ti viene imposta la location o il cliente ti affida la ricerca?

La valutazione di solito è fatta in collaborazione con il cliente; spesso, quest’ultimo può non avere le competenze tecniche per valutare se uno spazio è adatto o meno ad una ripresa. Certamente, il cliente guida la decisione in base anche al posizionamento del prodotto che si deve fare o della storia che si deve raccontare.

 

Ti sei mai affidato a una location agency?

Quasi sempre mi sono affidato a location agency. Spesso sono viste come un intralcio alla fase di pre-produzione; in realtà, penso che sia una sicurezza e una certezza avere un professionista che gestisce tutte le problematiche relative all’uso e ai diritti di utilizzo di un determinato spazio.

In quale zona d’Italia è più frequente che si trovino le location?

Sembra banale, ma le location sono ovunque. Chiaramente, le grandi città offrono più spunti e varietà, ma dipende sempre dal tipo di progetto. Io mi sono trovato a girare in pieno centro storico di grandi città come in baite sperdute nei boschi. Dipende tutto da quello che si vuole ottenere.

Hai mai lavorato fuori regione? Qual è normalmente il motivo?

Il nostro lavoro è globale, un giorno lavori sotto casa, il giorno dopo ti puoi ritrovare dall’altra parte del mondo. È quello che più mi piace del mio lavoro: ogni giorno è una nuova sfida, ogni giorno entro in contatto con persone, situazioni e luoghi differenti dove poter raccontare qualcosa.

Ti trovi meglio in location arredate o in spazi semivuoti?

Se le location sono ben arredate sicuramente è più facile trovare un’inquadratura interessante e piacevole all’occhio. Spesso, però, per esigenze narrative si ha la necessità di spazi semi-vuoti o completamente vuoti, quindi in linea generale dipende molto dal progetto.

 

Quali altre figure si occupano dell’estetica del set?

Ci sono set designer, scenografi, … dipende da quanto budget c’è per il progetto. Il detto è “A ognuno il suo” e avere figure dedicate con ruoli specifici non fa che aumentare la qualità del prodotto.

Che tu sappia, esistono fiere del cinema o della comunicazione in cui ci sia una sezione dedicata alla tematica delle scenografie e delle location?

Sinceramente non ne conosco. Sarebbe bello, però, avere dei corsi o delle giornate dedicate a questo tema, perché spesso è sottovalutato. Potrebbe essere uno spunto interessante anche per chi fa produzione di contenuti video. Io credo che l’80-90% della riuscita di un video, soprattutto se parliamo di un prodotto, sia grazie alla scelta corretta della location.

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