Abbiamo già condiviso il racconto della proprietaria di una casa che è stata affittata per le riprese di un film. In questa occasione, vi proponiamo la prospettiva opposta: quella di Valentina, un’imprenditrice che gestisce l’azienda di famiglia e che periodicamente realizza shooting fotografici dei suoi prodotti. È interessante conoscere le esigenze di coloro che affittano una location dove dare vita e un’anima alle proprie creazioni.

Di che cosa si occupa? Cosa produce la sua azienda?

Sono l’art director di “Borgo delle Tovaglie”, un’azienda italiana che produce tessile per l’arredamento. Offriamo una vasta gamma di articoli per tutta la casa, dalle tovaglie e i tovaglioli per la tavola, ai set completi per il letto e il bagno, fino alle tende e i cuscini per la zona living, oltre a un reparto dedicato alle lampade. L’attività è stata fondata nel 1996 da mia madre, che poi me l’ha ceduta, ed io ho continuato a gestirla insieme a mio marito negli anni successivi.

Perché avete deciso di investire nella realizzazione di shooting fotografici dei vostri prodotti? Quanti ne avete realizzati finora?

I nostri prodotti hanno bisogno di un’ambientazione. Da anni realizziamo cataloghi ambientati in situazioni che siano d’ispirazione. Lo facciamo 2 volte all’anno e cerchiamo sempre location che, oltre ad essere belle, rispecchino sia lo stile dell’azienda sia quello della collezione specifica da fotografare. Abbiamo realizzato una decina di servizi in tutto, sempre in location diverse, e quasi tutti in Italia, per la nostra volontà di rappresentare l’italianità del prodotto.

Come vi organizzate per realizzare un servizio? Quanto tempo richiede mediamente?

Il servizio richiede dai 2 ai 5 giorni e l’impiego di diverse figure professionali, tra cui un fotografo, generalmente un videomaker e un’equipe di 5-6 persone per la movimentazione dei prodotti, l’allestimento dei set e lo styling. L’intero processo di organizzazione prende anche dei mesi, perché c’è dietro un lungo lavoro di pianificazione, che va di pari passo con la creazione della collezione, quindi i servizi non sono mai improvvisati. Invece, le singole foto possono anche essere frutto dell’estemporaneità: quando siamo sul luogo facciamo tanti scatti diversi in base alle luci e agli scorci migliori.

È importante la scelta della location? Qual è la location ideale per i vostri cataloghi? Ricercate uno stile specifico o preferite cambiare l’ambientazione?

Lo stile deve adattarsi alla collezione che dobbiamo presentare. Ad esempio, durante il periodo natalizio e in inverno, spesso ci troviamo alla ricerca di interni, il che può risultare più complesso a causa delle sfide legate alle dimensioni, alla luminosità e allo stile delle abitazioni. Questo ci porta a realizzare gran parte delle nostre collezioni in esterno, soprattutto durante l’estate. Questa scelta è in sintonia con il nostro stile di prodotto che si ispira alla vita all’aria aperta e di qualità, con ritmi più lenti ed il piacere di godere degli spazi all’aperto. Prediligiamo i giardini anche perché preferiamo la luce naturale, che non sempre è possibile avere all’interno. A seconda della stagione della collezione, ricerchiamo un’ambientazione adeguata. Quindi sì, la selezione delle location è una scelta di grande importanza.

In che modo avete individuato le location? Vi siete affidati a un fotografo o a un’agenzia pubblicitaria?

Nessuna delle due opzioni. Sono stata io a trovare e scegliere le location. In parte, sfruttiamo anche le nostre residenze, perché comunque noi ci occupiamo dell’arredamento di case, alberghi, e simili. Quando queste location risultano adatte, le utilizziamo per gli shooting. Le altre location le abbiamo scoperte casualmente durante le vacanze e successivamente le abbiamo utilizzate, oppure le abbiamo trovate grazie a delle nostre conoscenze, ad amici o a fotografie viste per caso. Abbiamo un fotografo di fiducia che è in grado di interpretare il nostro stile in maniera coerente.

In generale, è difficile trovare location da affittare per gli shooting? O la difficoltà risiede nel trovare quelle che abbiano i requisiti che desiderate?

La seconda opzione. Rivolgersi a un’agenzia sarebbe molto più facile. Tuttavia, trovare location che vadano bene per noi e che si adattino perfettamente al nostro stile e alle nostre esigenze è un compito impegnativo, anche perché noi iniziamo a pensare a dove potremmo ambientare le nostre fotografie già durante la fase di creazione della collezione. Anche se, in generale, i servizi fotografici non possono essere improvvisati, quelli legati alla moda, ad esempio, possono rivelarsi complessivamente più semplici da fare; infatti, è possibile fotografare le persone in contesti urbani, per strada o davanti a un monumento. Invece, per soggetti come tavole apparecchiate, letti e simili, non è possibile farlo in strada, hanno bisogno di spazi dedicati e tempo. Sono ingombranti e per riprenderli per intero è necessario disporre di ampi spazi. L’ideale sarebbe avere case già arredate e pronte, ma le residenze abitate non sono adatte, perché sono piene di oggetti personali. Quando realizziamo shooting fotografici in interni, ci troviamo a effettuare veri e propri traslochi, svuotando e riarredando le stanze.

Generalmente, è complesso il rapporto con i proprietari delle case? Riuscite a entrare in confidenza?

Lavorare nelle case di persone con cui abbiamo un legame è spesso complicato, perché l’arredamento esistente spesso non è adatto alle esigenze fotografiche, e suggerire spostamenti potrebbe risultare per loro incomprensibile e addirittura offensivo. Inoltre, realizzare un servizio comporta l’ingresso di persone estranee in casa, il rischio di disturbo per lo spostamento degli arredi e l’introduzione di polvere dovuta ai tessuti. C’è sempre il pericolo di danneggiare oggetti o di dover cambiare completamente l’aspetto degli spazi, il che potrebbe suscitare perplessità nei proprietari che amano la loro casa così com’è. Il soggetto principale delle foto è il prodotto, mentre l’ambientazione funge solo da sfondo, quindi non deve essere una distrazione, ma piuttosto enfatizzare il prodotto stesso. Tuttavia, effettuare lo shooting in uno studio rende le foto più asettiche e impersonali. Fotografare in ambienti domestici, invece, conferisce un’atmosfera autentica e vissuta.

Come mai avete scelto proprio Casetta Fermata (disponibile nel nostro catalogo)? Quali caratteristiche di questa location vi hanno attirato?

Anche se la casa era molto bella, abbiamo scelto di realizzare l’intera sessione fotografica in giardino, in quanto dedicato alla collezione primavera-estate. La piccola casetta nel giardino aveva un carattere di unicità, che rispecchiava il mio gusto personale. Essendo di di dimensioni molto ridotte, poteva essere fotografata solo dall’esterno, perché non aveva spazio sufficiente per scatti interni. Nonostante ciò, ho visto l’opportunità di creare cornici suggestive per le foto, creando un’atmosfera onirica che mi affascinava particolarmente. Il giardino, con la sua ampiezza e una bellissima fontana rettangolare, ha offerto tantissimi scorci; spostandoci in diverse aree del parco, abbiamo realizzato centinaia di scatti. Una delle maggiori difficoltà, quando si realizza un servizio fotografico, è proprio quella di trovare tante ambientazioni diverse in un luogo circoscritto. Per esempio, abbiamo realizzato un servizio fotografico in vista delle festività natalizie, questa volta all’interno di una casa, che presentava scorci meravigliosi, ma abbastanza simili tra loro. Questo ci ha obbligato a sforzarci per catturare diverse prospettive e abbiamo dovuto scattare alcune foto anche all’esterno. A marzo la natura circostante e la luce erano diverse da quelle tipiche del periodo natalizio, perciò abbiamo dovuto confrontarci con queste problematiche. Durante l’estate, le sfide sono generalmente minori, in quanto le giornate si allungano, permettendo di fotografare con calma tutto il giardino, il che si adatta al nostro stile caldo, onirico e sognante. Questo approccio potrebbe non essere adatto per chi ha bisogno di foto dallo stile minimalista. La pianificazione temporale è un elemento cruciale in tutto questo processo.

Come è stata l’esperienza di realizzare questo shooting in particolare?

È stata un’esperienza ottima: il proprietario è una risorsa preziosa, essendo un esperto nel settore. Ci ha dato completa libertà e la massima disponibilità, dimostrandosi un ospite impeccabile e comprensivo, non offendendosi se dovevamo spostare alcune cose. Spero sinceramente di avere l’opportunità di collaborare nuovamente con lui. Anche se cambiamo sempre le location, ci affezioniamo ad esse e se una in particolare ha un risultato positivo potremmo considerare di tornarci. Quando chi affitta la location è un professionista e comprende appieno la natura del nostro lavoro, tutto diventa più semplice.

Quali sono le possibilità di miglioramento di questa attività, ovvero quella di affittare location per gli shooting?

È utile ampliare l’offerta delle location disponibili, cercando di includere una varietà di opzioni, non limitandosi solamente ai giardini. Bisogna considerare diversi stili, poiché chi affitta location cerca varietà. Inoltre, è importante avere belle immagini delle location, che siano in grado di catturare efficacemente i volumi, gli spazi e le luci. Stipulare accordi chiari con i proprietari delle case è essenziale. Devono comprendere che, se affittiamo la loro proprietà per realizzare foto, avremo bisogno di spazio e libertà per lavorare. Successivamente, noi ci impegniamo a ripristinare tutto nell’ordine in cui lo abbiamo trovato. Ma il processo in sé è impegnativo, bisogna fare i conti con il caos temporaneo che inevitabilmente si crea mentre lavoriamo. Questa è un’attività estremamente delicata ma, allo stesso tempo, fondamentale. Una buona agenzia che gestisce questo tipo di affari rende tutto molto più agevole.

Questo approccio si è dimostrato efficace per la vendita? Lo consigliate anche ad altre aziende?

Consiglio questa pratica anche ad altre aziende. Fotografare in location è un processo che richiede più tempo, risorse e impegno rispetto alla fotografia di prodotti in studio. La nostra metodologia di lavoro è stata notevolmente influenzata dalla pandemia di COVID-19. Le persone viaggiano meno e lavorano in misura maggiore in modalità remota. Di conseguenza, i cataloghi sono diventati una risorsa essenziale per le piattaforme di e-commerce. Tuttavia, in passato, era comune utilizzare foto su sfondo bianco, che erano più economiche da produrre rispetto alle foto in location. Personalmente, credo che per certi tipi di prodotti che rappresentano uno stile di vita particolare, le foto ambientate siano essenziali. Offrono un valore aggiunto e possono anche migliorare l’efficacia delle vendite, a condizione che vengano realizzate con grande attenzione ai dettagli. In caso contrario, il risultato potrebbe essere controproducente.

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